mercoledì 22 agosto 2012

mercoledì 22 agosto,
ciao a tutti. Oggi tappa tranquilla e con km contenuti, 20. Quella di ieri mi aveva costretto, alla fine di tutti i giri tra inafferrabili accomodations, a percorrere 40 km. Questa mattina ho lasciato l'anonimo hotel alla stazione di Limburg Sud e mi sono diretto nel centro per una breve visita e per dire due paroline a ...
Avevo pensato di lasciare una lettera al parroco ma poi ho trovato una signora che amministra il Pfarmant Buro, già queste parole suonano male e poi quando  queste persone  parlano, sembrano più impiegati del ministero che non rappresentanti della Chiesa. Comunque, anche se diceva di non capire l'inglese, ha compreso perfettamente e mi ha detto che, nonostante tutto quel ben di Dio di edifici intorno alla cattedrale e alle altre chiese, non avevano un pezzo di pavimento per far dormire un pellegrino. Ciò fa capire, ancora una volta di più che se le cose devono cambiare, deve accadere dal basso, da ognuno di noi, perchè più si sale di posizione sociale e più tutto diventa complicato.
Spesso mi raccontano che istituzioni dell'ambito religioso fanno affari d'oro con i pellegrinaggi, quelli che muovono pullman di persone, con alberghi e consumazioni di vario tipo, invece quelli dei pellegrini camminatori che dormono in un povero letto a 15,00 eu. e che si preparano la minestra da soli, almeno per ora,  sono appetibili solo dagli amministratori locali e dai politici che hanno finanziamenti europei per le opere sul percorso.
Completo la visita della cittadina tra i banchi del mercato settimanale e mi dirigo a sud, passo davanti ad un istituto scolastico professionale, le lezioni sono riprese da qualche giorno, il rumore dei turisti e dei residenti tra le strette vie del borgo finisce, sono di nuovo a camminare nella campagna.
Il paesaggio è, però, cambiato abbastanza, sono ormai un lontano ricordo le belle fattorie in mattoni rossi, le case con il tetto di fascine, le mucche e i pascoli. I terreni sono usati prevalentemente per la semina di grano e granturco, le case sono più simili alle nostre con uso di molto cemento e molto meno di legno, cammino anche oggi su una pista ciclabile che si snoda lungo il fiume Aar e al suo fianco, di nuovo, una linea ferroviaria, questa volta dismessa.
Come si dice, a forza di lamentarsi ... oggi ho trovato la prima fonte pubblica dall'inizio del cammino e che fonte! del 1546, restaurata nel 1995 con acqua veramente buona, quasi gasata, acidula e con sapore di ferro, talmente preziosa che per bere mi sono dovuto inginocchiare perchè hanno messo la bocca della fonte a 30 cm da terra.
Le colline che segnano la valle dell'Aar non superano i 290 mt ma i boschi sono ancora di conifere.
Arrivo ad Hausen uber Aar e, finalmente, trovo una gasthof che ha un prezzo ragionevole per il paese in cui si trova, 10 case sulla strada e nulla più; l'edificio ha però una sua storia perchè questa attività esiste dal 1890 ed i proprietari sono affabili e gentili.
Domani, modifica del percorso per rendere le tappe di lunghezza più contenuta rispetto al programma e per evitare inutili saliscendi e percorsi tortuosi. In questo tratto della valle la morfologia del territorio si fa articolata, le valli laterali diventano strette ed incassate e il percorso mi ha obbligato a trovare una soluzione meno faticosa ma molto interessante che mi porterà a Wiesbaden in 30 km, dove sarò ospite di un membro Servas ( speriamo che il suo tavolo non abbia le gambe commestibili..)
Buonanotte, Nino

1 commento:

  1. Cammina in pace. Cammina nella gioia.
    Il nostro è un cammino di pace.
    Poi impariamo
    che non c’è un cammino di pace;
    camminare è la pace;
    non c’è un cammino di gioia;
    camminare è la gioia.
    Noi camminiamo per noi stessi.

    Noi camminiamo per ognuno
    sempre mano nella mano.

    Cammina e tocca la pace di ogni istante.
    Ogni passo è una fresca brezza.
    Ogni passo fa sbocciare un fiore sotto i nostri piedi.
    Imprimi sulla terra il tuo amore e la tua gioia.
    La terra sarà al sicuro
    se c’è sicurezza in noi.

    Thich Nhat Hanh (monaco Zen vietnamita)

    E per gli scarponi hai risolto? Un grosso abbraccio. Lorenza

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