lunedì 1 ottobre 2012

lunedì 01 ottobre,








ciao a tutti. Siamo entrati nel mese di ottobre, siamo sempre nella Lomellina ma oggi sembrava un altro ambiente, meno spettacolare, cielo coperto, qualche urbanizzazione di forte impatto e manufatti industriali a disturbare il paesaggio. Abbiamo anche assistito al taglio meccanizzato del riso, ormai sono un lontano ricordo le tantissime e giovani mondine che arrivavano con i treni da diverse regioni e che per 40 giorni riempivano i villaggi di queste terre e portavano una ventata di vita. Le nuove tecniche di coltivazione del riso, che danno più rendimenti e garanzie per i raccolti, hanno ridotto lo sviluppo delle colonie di rane che popolavano le zone umide, i paesi danno una sensazione di abbandono, le abitazioni agricole d'epoca, dalle linee semplici e dai volumi ben proporzionati fanno pensare ad un lento abbandono, nei paesi non si respira un'atmosfera di grande vitalità anche se il territorio complessivamente rimane interessante e caratteristico. Riflessioni e considerazioni che ci vengono confermate dal simpatico sig. Giancarlo, che incontreremo più avanti. In effetti, oggi le note positive sono venute dalla visita della bella chiesa di Mortara con interessanti e pregevoli dipinti del 1500 e il santuario di S.Albino risalente al V sec., anche se rimaneggiato nel tempo. La tappa di circa 26 km è terminata nel paese di Tromello, dove il  Sig. Giancarlo ci ha accolto e seguito per l'ospitalità nell'ostello, attrezzato con la buona volontà della parrocchia  di S.Martino.
Ma posso dire che le note positive vengono dal compagno di cammino, l'indomabile Rashid che litiga con il suo ginocchio dalla mattina alla sera, ginocchio un poco viziato che vuole essere massaggiato con creme di qualità ogni tre ore e poi ghiaccio e altre attenzioni con la speranza che non lo abbandoni sul più bello. Rashid stringe i denti, combatte con la possibilità di riposo e la voglia di continuare e ..va avanti. Tra due giorni compirà 28 anni ma le sue esperienze e il suo viaggiare lo fanno sembrare, e penso che lo sia, una persona con sentimenti profondi e con grande maturità.  Il n.s. cammino è fatto di lunghi silenzi ma anche di momenti in cui ci si confronta e si parla di molti argomenti, la sua parziale origine orientale è, per me, di grande interesse e permette di affrontare i temi da visuali diverse. Io da ghiotto italiano faccio il diavolo tentatore ricordandogli, anche nei momenti di fatica, quanto di buono c'è e potrà trovare in Italia . Domani tappa di circa 29,990 km per raggiungere la bella città di Pavia, a me molto cara,  con ricordi che si perdono alla metà degli anni '80. Qui si farà una pausa e sarà l'occasione per ritrovare vecchi e nuovi amici per un momento  atteso da tempo. 
Buonanotte, Nino