giovedì 9 agosto 2012


Mercoledì 08 agosto,
ciao a tutti. Qualche giorno fa mia figlia mi ha chiesto preoccupata se a camminare da solo mi veniva la depressione. No, non c'è pericolo per questo, ho camminato per molti anni da solo sulle montagne dell 'Italia e oltre, e quando volevo conoscere un luogo o una zona particolare, se trovavo compagnia tanto meglio, diversamente era tanto  forte il desiderio di vedere nuove montagne e altro che la solitudine passava in secondo piano. Comunque, qua in Germania è difficile annoiarsi, anche da solo, primo perchè ho sempre la compagnia... della pioggia e poi perchè si presentano occasioni di nuove, interessanti conoscenze che rimarranno per sempre nei miei ricordi. Ieri la tappa del cammino è stata particolarmente lunga ed impegnativa. Ho salutato il signor Ricard che mi aveva ospitato e preparato una colazione con i fiocchi e sono rimasto per due ore a Verden dove ho dedicato una visita alla bella cittadina che ha due splendide Chiese, il Duomo magnifica costruzione gotica  e la chiesa di S.Andrea, ricca di storia e di testimonianze di valore. Qui ho incontrato il classico signore che sta sempre intorno alle chiese e che mi ha dato molte spiegazioni sui suoi interni. Il percorso di ieri è stato tutto nella campagna, tra campanili, mulini e piste asfaltate... eh già perchè i tedeschi saranno pure strenui difensori dell'ambiente (ed in questo, forse, hanno qualcosa da insegnarci) ma, per privilegiare il ciclo-turismo ed il transito dei grandi mezzi usati nelle fattorie, hanno asfaltato anche il pavimento della camera da letto. Solamente se entriamo nei boschi ci sono molte possibilità di camminare su piste con fondo naturale, di vedere animali e di usufruire delle numerose torrette installate per l'osservazione degli stessi, ma nella campagna è molto difficile camminare senza asfalto, anche se come in Islanda e Danimarca, volendo, si può utilizzare il margine a lato della strada che è ricoperto d'erba. Sarebbe comunque preferibile poter sempre o quasi non camminare sull'asfalto, ne gioverebbero l'estetica del paesaggio ed i n.s. piedi. A questo proposito possiamo sicuramente affermare che in Toscana abbiamo un paradiso di strade bianche da fare invidia a qualsiasi altra regione e penso che questo patrimonio vada difeso con decisione, come una delle caratteristiche che contribuisce a distinguere il n.s. territorio.
Ieri, dopo una attenta valutazione delle tappe precedenti e delle nuove indicazioni fornitemi dalla sig.ra Helms, ho deciso di modificare il programma in favore di un più razionale percorso che unisca più direttamente le località e non ne tralasci altre che meritano, per la loro storia, di essere toccate dal cammino. Per questo motivo, anziché finire la tappa a Rethem ed allargare il percorso senza valido motivo con il rischio di dormire sotto le stelle (oggi io, ma domani altri), mi sono diretto verso Nienburg, altra interessante cittadina, ma non pensavo di raggiungerla visti i numerosi km. Invece lungo il percorso, oltre alla pioggia che non mi ha mai abbandonato nelle 8 ore di cammino, ho trovato solo gasthof chiuse e così, seguendo le indicazioni delle persone locali, sono arrivato alle porte di Nienburg, ad una Gastohof vicina ad un ponte sul fiume Wesser ma … era al completo! Alle 8 della sera, allegria! Intanto, ho ordinato la cena perchè ero abbastanza cotto e nel frattempo la signora del locale, molto gentilmente e con molta pazienza ha cominciato a fare telefonate ad altri hotel e campeggi, senza nessun risultato, per fortuna loro stavano lavorando come matti ed erano tutti pieni. Un simpatico signore, quasi mio coetaneo, che si era offerto quale traduttore tra me e la signora oltre che interessarsi al mio cammino, quando ha capito che non c'erano molte speranze e che ero affidabile mi ha invitato a casa sua, a qualche km di distanza e questa mattina, dopo la colazione, mi ha riaccompagnato a Nienburg. Anche con Reiner, questo il suo nome, è stata sicuramente un'esperienza interessante ed abbiamo avuto modo di parlare di molti argomenti nella serata che si è protratta a lungo proprio in virtù della n.s. conversazione.
La giornata odierna, fortunatamente, è incominciata all'insegna del tempo stabile e mi ha permesso di percorrere una tappa davvero bella dove senso di orientamento e uso degli strumenti hanno aiutato a percorrere le tracce nei boschi e al margine dei campi coltivati, e ho potuto vedere diversi ungulati.Arrivato nei pressi della località Brokelormulhe ho deviato dal mio percorso per visitare il vecchio mulino e mi sono imbattuto in una casa con una statua abbastanza grande del Buddha in oro insieme ad altri oggetti di stili e provenienze diverse collocati nel giardino. Mentre facevo le foto agli edifici che una volta fungevano da mulino è uscito un signore dall'abitazione del buddha e ha cominciato a spiegarmi come si svolgeva la vita di un tempo in quella località. Visto il mio interesse mi ha invitato in casa sua (che era uno degli edifici che sosteneva la ruota del mulino), e vi posso assicurare che, solo a parlare delle cose più singolari che ho visto e della sua vita, direi tutto escluso che tranquilla, potremmo scrivere un libro. Oggi, Gerd, capelli lunghi bianchi e baffi stile hippy, fa il… è difficile da spiegare ma ha avuto il diploma di una scuola spirituals in America e aiuta le persone con i suoi poteri ad eliminare alcune negatività. Vive in un luogo molto particolare, dove la natura è preponderante su ogni altro aspetto, anche lui come Ortwin, ha un giardino naturale oltre ad una casa antica realizzata con muri in terra cruda che impediscono l'uso di apparecchi come telefonino e computer e ha figli in giro per il mondo che hanno costruito le loro vite unendosi con persone di altre nazioni, religioni e culture diverse.
Dopo aver passato un po' di tempo a parlare di molte cose è arrivato un tedesco che ha inventato una macchina che purifica l'acqua e che bevendola ti da particolari capacità...Hanno voluto che sperimentassi anche io, facendo la prova dei due bicchieri con l'acqua normale e quella speciale ma penso di averli delusi perchè facevo molta fatica a distinguerne le differenze eccetto per la differenza di temperatura dell'acqua speciale che nel trasporto in auto si era riscaldata.
Ma la ciliegia sulla torta è stato arrivare a Loccum, piccolo paese sede di un meraviglioso monastero del 1200 donato da un conte locale ai monaci cistercensi che vennero a viverci partendo dalla Germania dell'Est. Un vero gioiello di arte gotica, in questo anno in fase di grandi restuari per festeggiare degnamente, a dicembre, i suoi 850 anni … come in qualche modo questo cammino rievoca dopo 850 anni quello di Nikulaus.
Arrivato nel centro del villaggio mi sono diretto al refettorio del monastero, oggi di proprietà della chiesa evangelica che vi organizza i seminari per la formazione dei nuovi pastori, e qui ho trovato la gentilissima Marion e il Pastore Michele con i quali abbiamo dedicato un momento alla preghiera.
Successivamente Marion mi ha accompagnato alla bella e vecchia struttura per i pellegrini dove ho preparato la cena e dormito.
Pensare che da questi luoghi nemmeno dovevo passare e quante esperienze e località interessanti sono capitate...
Questa mattina, salutata Marion, che mi ha voluto regalare un suo particolare pensiero, mi sono diretto verso Minden. Tappa lunga, subito bagnata dalla pioggia, che fortunatamente ha durato poco, ed infiniti passi in lunghissimi boschi. Il percorso è stato veramente bello ma sarà da rivedere in qualche punto perchè ci sono numerose stradelle e tracce che possono creare problemi di orientamento senza l'uso della bussola o se non si fa il punto sulla carta.
A Minden la musica è decisamente diversa, l'ostello per i pellegrini chiuso per ferie del gestore, l'Ostello della gioventù molto alla periferia e ben dopo Minden in direzione sud e la soluzione più abbordabile qualche gasthof con atmosfera molto diversa dalle belle serate con le persone conosciute.
Domani caccia alle mappe topografiche per le nuove tappe e si comincia il nuovo tratto che si stacca dalle ultime indicazioni di Ingeborg Helms che portavano, appunto, fino a Minden.























Questo cammino sembra come un puzzle, dove ogni pezzo prima o poi va al suo posto, ogni esperienza negativa o positiva che sia trova la sua ragione di essere. Chissà alla fine che disegno ne uscirà… Per ora continuo a camminare... da solo, poi vedremo ( anche se solo non sono, ma … a mia figlia questa teoria non quadra molto). 
Buonanotte, Nino