domenica 12 agosto 2012

sabato 11 agosto,
ciao a tutti. Qualche minuto fa  avevo appena cominciato a scrivere il post e  poco prima avevo ascoltato un gruppo di vacanzieri napoletani, che si trovano ospiti dell'Ostello dove sono io, fare esercizio di lingua inglese sotto la mia finestra. Ma poco fa si sono messi a cantare ad alta voce AZZURRO e altre canzoni e ho pensato, anche se non li conosco, di ricordarli nel post perchè questa sera grande parte hanno avuto le persone meridionali incontrate.
Questa mattina, appena alzato una bella sensazione, finalmente una giornata in cui si ha l'impressione che non pioverà, il cielo non era sereno ma con squarci di azzurro che facevano ben sperare. Si parte dal centro di Vlotho, e almeno oggi sono in salita, mi prenderete per matto ma vi posso spiegare. Qualcuno alcuni giorni fa mi ha fatto i complimenti per l'allenamento sviluppato con tutti questi km, ma vi posso assicurare che questo non è un buon allenamento, primo perchè si cammina molto su asfalto che ha un duro impatto sulle piante dei piedi e sulle articolazioni e poi perchè, camminando sempre in piano o quasi, si fanno lavorare solo certi muscoli delle gambe mentre nelle escursioni in montagna sono sollecitati tutte le parti delle gambe e delle articolazioni del piede.
Detto ciò, proseguo con la descrizione della tappa di oggi che in 40 km mi ha portato nella cittadina molto bella di Detmold e poi qualche km più in là, ad Hiddsen,  dove sulla collina al termine di una strada si trova in bella posizione l'Ostello della Gioventù.
Uscito dal centro di Vlotho, che si sviluppa sui due lati di una valle un poco incassata, ho risalito il pendio opposto tra boschi e tra abetaie e campi di grano appena falciati e sono arrivato in 20 km a Lemgo, caratteristico borgo antico con molte belle case ben conservate ed una piazza da incorniciare. Qui io, in condizioni normali, avrei fatto terminare la tappa  di oggi, usufruendo di qualche zimmer o gasthof ai margini del centro. Ma ieri avevo deciso di voler guadagnare strada ed essendo partito di buon'ora e con poche soste sono riuscito ad arrivare a Detmold e guadagnare un altro giorno sul programma, che mi sarà utile più avanti. Ma il problema non è camminare o trovare i sentieri ma la sistemazione per la notte.
Più vado avanti e più mi convinco che i tanto bistrattati italiani, forse non sanno vendersi benissimo, ma sanno fare diverse cose molto meglio di altri.
Non oso mostrarvi la segnaletica dei sentieri perchè di difficile interpretazione, ad eccezione di quella dei pellegrinaggi, ben fatta e collocata quanto basta, nei posti giusti, per l'altra bisognerebbe invitare le delegazioni estere a qualche corso intensivo presso il n.s. club alpino italiano per imparare come si segnano i sentieri. Per la ricettività resta il problema dei centri informazione turistica che spesso, quando arriviamo, sono già chiusi e della mancanza di segnaletica, lungo le strade, per indicare le varie strutture ricettive. Di solito, si trova solo davanti all'edificio in questione e si è costretti a chiedere informazioni a passanti che vedendo lo zaino chissà da quali pensieri sono attraversati, perchè spesso  si dimostrano poco collaborativi.
Così arrivato, alle 19, a Detmold, è iniziata l'odissea di trovare una sistemazione economica per la notte. Visti i risultati negativi, e pensando che fosse troppo rischioso fare altri 4 km per raggiungere l'Ostello (come successo ieri sera, quando la  struttura era chiusa), ho preferito cercare qualcosa per la cena e avere tempo per riflettere sul da farsi, l'idea era di trovare un locale italiano dove spesso conoscono affittacamere o altro. Fortunatamente,  vicino a dove mi trovavo, c'era una pizzeria e sono entrato. Pizzeria da CONCETTO, che non so se mi leggerà, ma merita uno spazio su questa pagina per la sua generosità. Quando sono arrivato, con il mio pesante zaino, mi ha invitato ad entrare e capito che ero italiano mi ha fatto le classiche domande attraverso le quali ho potuto raccontargli  del mio cammino, in merito al quale si è mostrato tra l'interessato ed il divertito. Ho ordinato da mangiare e Concetto, nel frattempo, si era messo a raccontare ai clienti tedeschi del mio viaggio. Ma ha fatto di più, perchè non essendoci zimmer  economiche in quella cittadina si è procurato il numero dell'ostello e ha fatto la prenotazione, poi al momento di saldare il conto ha voluto offrirmi la cena e mi ha voluto accompagnare in ostello! Mille volte grazie e ti posso solo augurare il meglio che sicuramente meriti.
Devo ammettere che tutte queste occasioni, in cui persone che non mi avevano mai visto prima, si sono dimostrate disponibili e generose, sono la benzina vera di questo cammino che a volte è particolarmente faticoso oltre che lungo e allora... grazie a quelli incontrati e a quelli che verranno  e se altri non ce ne saranno  sarà un motivo in più per ricordare quelli conosciuti.










Fuori, sotto la mia finestra, alle 0.24 la lezione d'inglese continua... ma io vado a dormire, domani mi aspettano altri 30 km , che poi sono sempre di più, per raggiungere la bella Paderborn. 
Buonanotte, Nino