sabato 29 settembre 2012

sabato 29 settembre,
ciao a tutti. Tappa Santhià- Vercelli, 27 km di pioggia e risaie, qualche grande cascina, un contadino che scaricava macerie dell'edilizia lungo un canale, qualche chiesetta di campagna dove ho dimenticato le mie mappe, tantissime piccole rane che saltavano nei fossi e l'incontro con un pellegrino che partito dall'Olanda si stava recando a Roma. Per completare il quadro di una giornata non esaltante, il pellegrino Rashid che si trascina il suo ginocchio da alcuni giorni e che dovrà, molto presto, adattarsi all'idea di un piccolo riposo forzato, se vuole arrivare fino in fondo.
Nonostante il brutto tempo, non condivido il pensiero di chi ci ha accolti ieri a Santhià che, riferendosi alle prossime tappe fino a Pavia, ci ha detto "vi farete due p... , solo risaie", l'ambiente è comunque particolare e penso che, nelle giornate di sole, sia bello vedere le distese di riso che sono  di un giallo quasi abbagliante.
Forse la parte più difficile, se così si può dire, di questa tappa è stato arrivare all'ostello, raggiunto grazie anche all'aiuto di una coppia gentilissima di signori vercellesi che fanno servizio volontario nel carcere. L'ostello, che si trova in un ex convento, è alla periferia di Vercelli, abbastanza distante dal centro, ma, nonostante l'aspetto un poco trascurato, e se ne possono comprendere le ragioni viste le dimensioni, si respira un' aria serena e di vera accoglienza.











Domani si riparte per arrivare a Nicorvo. Anche questa località, con il suo ostello, non è tra le mete più frequentate della Francigena, ma va bene a noi per mancanza di risposte all'ostello di Robbio e ci permette di distribuire i km in modo più equo arrivando a Pavia con un giorno di anticipo. Parlo al plurale ma domani non so se sarò solo o in compagnia di Rashid...la notte gli permetterà di riflettere e valutare meglio la sua situazione. 
Buonanotte, Nino

1 commento:

  1. Buon cammino in Italia e grazie per le belle foto che ci mandi
    Auguri al tuo compagno Rashid,una sosta fa bene.
    Ma Giovanni dov'è?
    Ciao Ondina

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