lunedì 5 novembre 2012


Sabato 03 novembre,
ciao a tutti. Oggi che sono arrivato presto a La Storta pensavo di avere il tempo necessario per scrivere il post ma la quantità di cose accadute e le tante persone incontrate in questi ultimi due giorni mi hanno tenuto la mente occupata da mille pensieri e riflessioni su quanto stavo vivendo, impedendomi di concentrarmi nel modo giusto per scrivere.
Ieri è stata una tappa molto bella e interessante, ma dire interessante sarebbe veramente riduttivo; come preannunciato avevo deciso di percorrere la futura “variante dei laghi” da Sutri a Cesano, che nella prima parte, attraversando la campagna, coincideva, comunque, con la Francigena ufficiale. Arrivato a Monterosi iniziava il nuovo tratto e qui dovevo scegliere, avevo telefonato a due strutture turistiche per la notte ma qualcosa non aveva funzionato a dovere ed era stato impossibile concludere la prenotazione e, pur sapendo di dover allungare la tappa, sentivo di voler giocare la carta proposta dalla signora Trezzini, e avere l'ospitalità del Parroco di Cesano, Don Federico. Preferivo di gran lunga l'incontro con il sacerdote e la possibilità di confrontarsi, così ho contattato Don Federico e già il tono di voce mi faceva immaginare, all'altro capo della linea, una persona molto positiva, così è stato e mi ha confermato la sua disponibilità ad ospitarmi.
Ho iniziato, quindi, a camminare in direzione della periferia di Monterosi e superati i primi km tra le villette si è aperta una bella vista sul lago di Bracciano, ai lati della strada allevamenti di pecore con agnellini nati da poco, che correvano nel prato e belavano tutti insieme, che sembrava il reparto neonatale di un ospedale.
Superato il lago sono riprese, di nuovo, le coltivazioni di noccioli e presto il paesaggio è diventato veramente bello, grandi pascoli verdi e bestiame in giro a brucare, alla fine sono arrivato sopra il lago di Martignano che insieme a quello di Bracciano costituiscono una riserva naturale di recente costituzione. Del lago di Martignano, sinceramente, non ne conoscevo l'esistenza ed è stata una bellissima sorpresa. Un piccolo lago senza insediamenti abitativi di rilievo, le sponde libere da costruzioni e circondato da colline verdi e boscose. Seguendo una pista privata, di cui avevo chiesto telefonicamente l'accesso, sono arrivato all'agriturismo di Martignano: una vera azienda agraria dove le attività prevalenti sono quelle legate alla terra, oltre ad offrire ospitalità ai turisti, spiaggia sul lago e centro d'equitazione. Il signor Aurelio, titolare dell'azienda, mi ha accolto calorosamente e mi ha offerto un assaggio dei suoi straordinari prodotti. L' ho salutato con l'impegno di tornare a fargli visita e conoscere meglio i loro territori, poi ho preso a salire tra i boschi e gli immensi noccioleti. Arrivato sulla cima della collina , mi sono voltato e il colpo d'occhio sul lago e l'agriturismo era incredibile, un posto da fiaba, tanti colori di foglie che marcavano le varie coltivazioni e sullo sfondo il sole che si specchiava nelle acque lacustri.
Ancora 10 km tra le campagne e gli allevamenti di ovini e cavalli e, appena in tempo per il calare del sole, sono arrivato nel suggestivo borgo di Cesano, o Sutri piccola, come diceva Nikulas nel diario, un pugno di case arroccate sulla collina con due belle chiese (una in modo particolare) annesse e un palazzotto con torre merlata nella piazza del paese.
Il tempo di mettere a terra lo zaino e avvertire Don Federico del mio arrivo, che sono arrivati il signor Alberto, che si occupa di promozione turistica in quel luogo e la bella giornalista spagnola, Maria , al suo seguito. A ruota è arrivato anche il giovane parroco (perchè a 45 anni si è ancora molto giovani) e Franco Mocci, sacrestano e animatore popolare di Cesano. Abbiamo visitato il borgo ed in particolare le chiese, abbiamo brindato e parlato molto del cammino.
La sera e la mattina successiva, io e Don Federico abbiamo passato bei momenti, anche con i suoi amici e parrocchiani a parlare di religione e di cammini e molto altro; fosse stato per me, sarei rimasto ancora alcuni giorni, la conversazione stava prendendo strade interessanti, ma il cammino chiamava. La promessa è stata di rivederci e progettare qualcosa in comune, specialmente per i ragazzi.
Ho ripreso il cammino e sono arrivato, attraverso la campagna, all'area archeologica di Vejo, luogo suggestivo e ricco di storia legata al periodo etrusco, e poi al borgo di Isola Farnese. Qui ho fatto una breve sosta, con la mente che riandava alla bella esperienza di Cesano. Appena pochi km ancora per arrivare a La Storta e incontro un pellegrino croato, Goran, che sta cercando lo stesso ostello dove anche io sono diretto, andiamo insieme e iniziamo a scambiarci le prime notizie. Arrivati troviamo anche due guardie svizzere , in congedo, che sono partite per percorrere la Francigena al contrario con l 'idea di tornare a casa a piedi. Iniziamo a parlare, scambiaci esperienze e valutazioni sul cammino, nasce una lunga e intrecciata conversazione che impegnerà tutta la sera, bella esperienza costruttiva... ma il tempo è volato e il blog è di nuovo rimandato.
Questa mattina, domenica 4 novembre, partenza molto presto per evitare il traffico della via Cassia e arrivo, dopo 15 km in Piazza S.Pietro, grande folla per assistere alla Messa del Papa e spiegamento di servizio d'ordine. Bell'impressione vedere questo luogo molto importante e sentire, in diretta, la voce del Pontefice. Ci siamo, finalmente, dopo quasi 5 mesi di cammino; non c'è grande emozione, forse per la troppa confusione ma, soprattutto, perchè sento che il cammino è stato quello che ho vissuto e non tanto la meta finale. Patrizio e la moglie Laura ci aspettano, ci salutiamo e andiamo a far qualche foto insieme mentre la funzione è finita e la piazza si libera, poi a festeggiare tutti insieme in un locale vicino.










Nel pomeriggio saluto tutti e raggiungo l'ostello fuori dal centro, l'ultimo ospitale della mia lunga esperienza, molto accogliente e confortevole come i suoi ospitalieri della Confraternita di S.Giacomo di Compostela. Qualche scambio di opinione sui cammini, il saluto lasciato dai pellegrini francesi che mi ricordano per la pasta improvvisata che gli avevo preparato ad Acquapendente. Parlando scopro la possibilità di poter, finalmente, fare anche io l'ospitaliero volontario nelle strutture gestite dalla Confraternita, una bella notizia.
Poi riparto, mi aspetta una visita attesa da tempo e un atto dovuto, andrò a conoscere, personalmente, la signora Adelaide Trezzini, di origine svizzera e residente a Roma con cui , fin dall'inizio, abbiamo collaborato per sviluppare il cammino di Nikulas.
Posso dire che, in ambito lavorativo, mai avevo trovato un collaboratore/ trice tanto affidabile ed efficiente, gente d'altri tempi, e spero di poter lavorare ancora diverso tempo insieme per la Francigena e altro. Parliamo per circa un'ora, questa donna minuta ha una carica di energia, nonostante la non più giovanissima età, davvero incredibile. Tra le tante informazioni mi mette a conoscenza di un cammino che unisce Londra alla Francigena che parte da Canterbury per arrivare a Roma. Altra bella notizia, era un po' che ci pensavo e ho trovato la soluzione, una delle prossime tappe per fare visita a mio figlio Luca, a Londra, la farò con solo il biglietto di andata, il ritorno a piedi fino a Vercelli.
L'ultimo atto con il ritiro del testimonio in S.Pietro, le ultime considerazioni su questa splendida esperienza ed il viaggio verso casa, domani.
Buonanotte, Nino