martedì 25 settembre 2012

lunedì 24 settembre,
ciao a tutti, si riparte. Dopo due giorni di riposo trascorsi a visitare Aosta e dintorni oggi è ripreso il cammino verso Roma e ho scritto si riparte perchè questa tappa, da Aosta fino a Chatillon, l'ho percorsa in compagnia del pellegrino canadese Albert.
Grande pellegrino nel camminare e nello spirito, attrezzato con il minimo indispensabile, con lo zaino carico dei suoi anni di pensionato, ma resistente come la roccia. Pellegrino particolare, che non conoscendo bene i nostri sentieri preferisce camminare lungo le strade con grande dispiacere dei suoi piedi e delle sue gambe...Così la sera precedente ho deciso di invitarlo a camminare con me  sulla via ufficiale e lui è stato molto felice della proposta. Questa mattina ci siamo incamminati sulle stradine che circondano Aosta sotto una bella pioggia che ci ha accompagnati per circa 4 ore attraverso borghi, piccole chiese e i boschi dove scorrono i ru, sistemi antichi di canalizzazione delle acque per irrigazione, che avevo già incontrato scendendo dal S.Bernardo verso Aosta.
Poi la pioggia è cessata  e le nuvole alzandosi e diradandosi nel cielo hanno lasciato vedere le montagne che chiudono la valle d'Aosta con la neve fresca caduta la notte precedente.
L'itinerario è stato impegnativo per i continui saliscendi e per la segnaletica, che in questo tratto presenta diversi problemi, ma Albert se la è cavata egregiamente; l'ultima parte del percorso ci ha permesso di attraversare borghi abbandonati che sanno di antico e misterioso e che possono essere interessanti all'occhio del turista o del pellegrino, ma che fanno anche molta tristezza.
Attraversare questa parte di valle ci da anche una visione diversa della famosa e bellissima Valle d'Aosta, meno infiocchettata e turistica, non più grandi pascoli, belle case restaurate e folklore per le strade ma paesi più semplici, terra strappata alla roccia per coltivare piccoli vigneti e alberghetti che vivono del minore passaggio.
Siamo arivati a Chatillon a tarda sera e il cielo iniziava ad imbrunire quando abbiamo suonato alla porta dei Cappuccini per avere un letto per la notte, poi siamo andati a mangiare e dopo poco a letto, i 29 km percorsi si sono fatti sentire ma la compagnia e la lezione intensiva di inglese hanno reso la giornata molto interessante e gradevole. Domani Albert si trasferirà a Vercelli dove vuole trovare qualche azienda per fare la vendemmia e io proseguirò verso Pont S.Martin.
Buonanotte, Nino