giovedì 13 settembre 2012

giovedì 13 settembre,
ciao a tutti. Ieri è stata una  giornata abbastanza negativa e con molte difficoltà anche per la connessione. La mattina, seguendo il consiglio della Sig.ra Trezzini (che ringrazio per la sua costante e puntuale assistenza su questo cammino) e approfittando della presenza di un buon complesso ospedaliero a Solothurn, ho deciso che era il momento di capire meglio quali fossero i rischi legati al mio dolore ai denti. Efficienza incredibile, sembrava che li avessero avvisati del mio arrivo, non ho fatto in tempo a sedermi in sala d'attesa che nel giro di 7 minuti avevo già incontrato due addette alla reception ed un dottore: risultato, diagnosi lampo, con la tessera  sanitaria italiana non ho dovuto pagare nulla e per prescrivermi un antibiotico e visitarmi, senza poter fare altro, vista l'infiammazione in atto e la necessità di ricostruire il dente distrutto, il dentista, nonchè responsabile del pronto soccorso, mi avrebbe ricevuto nel pomeriggio presso il suo studio privato pagando la modica cifra di 300 franchi e poi avrei dovuto interrompere il cammino per rientrare in Italia e sistemare la faccenda!
Ho salutato e ringraziato molto ma mi sembrava che avessero visto un bel film, sopporterò per una settimana e ovvierò con antibiotici naturali (per i quali non serve prescrizione medica, vedi propoli e aglio) e arrivato in Italia avrò quello che mi serve senza interrompere nulla.
Così in tarda mattinata, con una leggera pioggia, sono ripartito in direzione Lyss; una volta disceso il bell'altopiano del Giura non ero rimasto favorevolmente impressionato dalla valle che vedevo sotto di me, a parte il fatto che conoscevo la fama di Soletta, ieri non avrei scommesso sulla tappa che andavo a percorrere. La lettura della mappa non mi faceva immaginare nulla di esaltante ed invece il percorso si è rivelato molto interessante, le colline che si sviluppano lungo la sponda orientale del fiume Aare sono veramente belle, ho attraversato alcuni villaggi che sembravano musei a cielo aperto, con diverse fattorie di assoluto pregio. Tutto molto diverso per estensione, per produzione colturale e per la tipologia dei fabbricati; non ci sono grandi terreni destinati a seminativo ma coltivazioni di varietà orticole e  piccoli frutteti oltre ai pascoli di bovini. Diversi ed interessanti gli allevamenti di cavalli e le scuole di equitazione, ma le abitazioni e i locali da lavoro sono la nota più evidente ed l'elemento caratterizzante di varie aziende. Grandi fabbricati d'epoca con la struttura superiore, a volte, interamente in legno, con intagli particolari e grande attenzione e  cura dell'ambiente intorno; mucche e cavalli nei recinti in mezzo ai villaggi e ragazzi a cavallo sulle carrareccie con i loro istruttori .
Ieri sera, abbastanza tardi, sono poi arrivato a Lyss (26 km), le campane delle due chiese battevano l'ora senza sfasamenti ma i loro parroci erano introvabili, alcuni fedeli che stavano lavorando nella parrocchia cattolica mi hanno confermato, dopo avermi chiesto notizie della mia provenienza, che non era possibile dormire, neppure in terra. Così ho "scelto" per un accomodamento tradizionale, con il classico si casca sempre in piedi, magari un pò più leggeri...
Oggi  ho deciso di prendere il toro per le corna, anche se la voglia di camminare non aveva uno share molto alto, e ho fatto 35 km per ragiungere Avenches, dove avevo due opportunità simpatiche ed economiche, una delle quali mi ha confermato la disponibilità. Una bella fatica, ripagata dal paesaggio attraversato, dalle belle fattorie e dai loro alberi carichi di frutta, che al solito è venuta bene nel momento di necessità. Ho visitato il bel borgo fortificato di Murten, sul lago Morat, dove proprio oggi si svolgeva una festa con presentazione e vendita di prodotti tipici .
Ma più bello è stato arrivare a Avenches dopo le 18, ora per noi un po' triste in questi luoghi, visto che chiudono tutte le attività, ma bellissima per fare le foto ai monumenti perchè non ci sono intralci di nessun tipo.
Questa sera mi trovo nell'ostello della gioventù di Avenches, ricavato in un vecchio edificio ai margini del centro storico, con una bella fontana proprio di fronte e un favoloso lavatoio d'epoca; questo è anche l'ultimo ostello di cui potrò usufruire prima di rientrare in territorio italiano e posso affermare che l'esperienza in queste strutture è stata una valida soluzione dall'Islanda a qui, sempre con livelli di comfort e affidabilità decisamente in sintonia con il prezzo corrisposto.
La notizia più interessante è che, avendo voluto fare, oggi, una variante alta sopra Murten, ho potuto scoprire che la pioggia dei giorni scorsi , in quota, è caduta sotto forma di NEVE, olè!
Stai a vedere che da qui al San Bernardo mi tocca comprare le ciaspole... l'avevo detto che andavano portate! Speriamo invece che non servano...
Buonanotte, Nino