mercoledì 3 ottobre 2012

mercoledì 3 ottobre,
ciao a tutti. "Ti abbiamo voluto dare il miglior benvenuto a Pavia con la prima nebbia dell'anno", questo è stato il simpatico esordio del caro amico Mario Pampanin, quando ieri ci siamo incontrati.
Proprio così è stato e meglio non poteva essere, giornata formidabile culminata con una bella serata tra amici vecchi e nuovi a casa della mia migliore amica Lorenza.
Ieri mattina siamo partiti prima del solito, sapendo quanti km (34) avevamo nella tappa; nebbia fitta e visibilità a 100 mt,  dalle 12  si sarebbe trasformata in una giornata di sole. I campi incolti della parte iniziale del percorso erano gli stessi della campagna anonima del giorno prima ma, nella nebbia, tutto assumeva un' atmosfera diversa e le infinite ragnatele, che avvolgevano i pennacchi delle erbacee spontanee, intrise di rugiada, diventavano reticoli di perle dai disegni più insoliti. Era difficile resistere alla tentazione di scattare foto a queste immagini suggestive. Abbiamo attraversato il paese di Groppello con la sua particolare chiesa, visitato l'importante e frequentato santuario di Madonna della Bozzola e  rasentato l'abitato di Garlasco, purtroppo tristemente famosa per fatti di cronaca nera. Arrivati a Villa d'Ardenghi, piccolo villaggio con qualche  storica fattoria, la nebbia si è diradata e il sole caldo ci ha permesso di vedere un altro paesaggio. Siamo entrati nel Parco del Ticino, con le sue  risaie color oro, le belle cascine a pianta quadrangolare ed il sistema di chiuse, opera dei monaci nei secoli passati; nel mezzo il fiume che scorreva tranquillo, i canoisti che pagaiavano e colonie di uccelli sulle rive sabbiose. Uno spettacolo splendido, il cielo e l'acqua avevano lo stesso azzurro e l'aria pulita permetteva agli alberi di specchiarsi nel Ticino; a qualche km da Pavia, di cui già si intravedeva la grande cupola del Duomo (opera del Bramante), ci ha raggiunti Lorenza con il suo labrador Gaia, figlia della mia coppia di cani, con cui abbiamo camminato per arrivare al famoso Ponte Coperto, porta d'accesso alla città.
Siamo arrivati alle 18.15 ed è bastato aspettare qualche minuto sul ponte per poter vedere, ad ovest, il cielo che  si è tinto di un bel rosso e la sua luce  ci ha offerto un fantastico tramonto tra le colonne del ponte. Ancora qualche km e siamo arrivati all'bitazione della mia amica, realizzata nella vecchia fabbrica di lampadine del padre di Einstein, dove ci siamo radunati per la cena.
Questa mattina visita della città e della mostra di Renoir, oltre che della Certosa di Pavia. Grazie al piacevole regalo offerto a Lorenza dalle bibliotecarie della famosa Università cittadina, abbiamo avuto il permesso di visitare la splendida biblioteca Teresiana, un gioiello del Settecento, ancora perfettamente conservato. Pavia è davvero una bella città con molti monumenti degni di una visita e con un passato davvero importante che, comunque, sembra non siano sufficienti, a torto, per farla stare nei più famosi circuiti turistici d'Italia.
Nella serata  abbiamo festeggiato il compleanno di Rashid, che ha molto apprezzato la cucina pavese e ha rimesso in funzione il suo ginocchio. Domani si riparte, ben caricati, alla volta di S. Cristina, 24 km in direzione Piacenza. 
Buonanotte, Nino